Chiesa San Francesco all’Immacolata
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Nella piazza S.Francesco d’Assisi confluisce la via dei Crociferi, che con la villa Cerami e con le magnifiche chiese di San Camillo, di San Giuliano, di San Francesco Borgia, di San Benedetto e con i bellissimi conventi annessi, rappresenta in qualche modo il tripudio del Settecento catanese. Al di qua del ponte del San Benedetto, in pratica, comincia a nascere l’altrettanto interessante Catania ottocentesca. L’austero palazzo Platania, proprio nel diciannovesimo secolo, per delineare il perimetro della piazza, si mette al fianco del più antico palazzo Gravina Cruyllas (ambedue coprono gran parte del teatro antico), la chiesa di San Francesco all’Immacolata costituisce il lato Est, mentre la via Vittorio Emanuele II, scendendo dalla porta Ferdinandea fino al mare, chiude il rettangolo. La stessa chiesa che s’affaccia sulla piazza ha una propria, nobile, storia che risale all’inizio del quattordicesimo secolo, quando fu edificata, insieme ad un annesso convento, su un antico tempio pagano, per essere ricostruita dopo il terremoto del 1693 e completata nell’Ottocento con il prospetto, la scalinata e il doppio campanile. Il palazzo che le sta di fronte, il Gravina Cruyllas, sarà nel 1801 la casa natale di Vincenzo Bellini, per diventare il Museo civico dedicato al “Cigno” e ospitare, in un’altra ala e in tempi più recenti, il Museo Emilio Greco. Nel 1935, al centro della piazza, venne collocato il monumento, un tantino ingombrante – disegnato da Raffaele Leone, sormontato dalla statua realizzata dallo scultore Silvestro Cuffaro e con gli altorilievi di Mimì Maria Lazzaro – dedicato al cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, arcivescovo di Catania nella seconda metà dell’Ottocento, uomo caritatevole, amatissimo dai catanesi e proclamato beato dal papa Giovanni Paolo II nel 1988.
Testo: Nello Pappalardo
